Rete GAS Bergamo

L'altra via per un consumo sostenibile

Campo di canna da zucchero

RETE GAS BERGAMO INCONTRA I GASISTI DELLA PROVINCIA - Resoconto della partecipazione e spunti raccolti nei primi cinque incontri

Dom, 08/01/2012 - 13:24 -- Laura

Prima di ripartire con gli incontri del nuovo anno, uno sguardo a quanto fin'ora raccolto.

Gli spunti e i commenti vengono di seguito presentati così come sono emersi, con modalità differenti nei vari luoghi.

I gasisti che hanno proposto la “Cornice” stanno già lavorando ad una prima revisione secondo i suggerimenti, le critiche e le aspettative indicate, che verrà presto pubblicata.

Siete tutti invitati a proseguire il confronto scrivendo in Mailing List o inviando i vostri contributi personali perchè siano pubblicati a rete@retegasbergamo.it.

Buon anno a tutti.

 

Per RGB: Riccardo, Paolo, Osvaldo, Nadia, Cristina, Alessandra, Alberto, Laura, Gabriella, Monica, Barbara, Francesca , Claudia

 

 

Partecipazione

 

BERGAMO – 10/11/11

presenti 17 Gasisti
Gas convocati: 8
Gas presenti: 7 (Banche del tempo- Bg Centro- Borgo Palazzo- Gastiere- Mova- Pugno Aperto- S. Colombano + PianoGAS di Seriate)
Gas Assenti: 1 (Redona)

 

PONTE SAN PIETRO – 23/11/11

presenti 15 Gasisti
Gas convocati: 6
Gas presenti: 4 (Gasp(5) - Mozzo(2) - Curno(2) - Altro Fontana(6))
Gas Assenti: 2 (Valbrembo – Paladina)

 

ROMANO DI LOMBARDIA – 1/12/11

presenti 22 Gasisti + 2 ospiti coop. famiglie e lavoratori Treviglio
Gas convocati 7
Gas presenti 5: Cologno(4)- Gasparina(1)- Gastone(9)- Romano2)- Bariano(6)
Gas Assenti 2: Boltiere - Gasem

 

RANICA – 5/12/11

presenti 14 Gasisti+ 3 scout
Gas convocati: 7
Gas presenti: 4 Pangas(6)- Quatergas(3)- Gassulserio(1)- TorreRanica(4)-
Gas Assenti: 3 Chiudiloquandoesci- GAScambio – PianoGAS (era presente a BG)

 

VILLA D'ALME' – 5/12/11

presenti 18 Gasisti
Gas convocati: 8

Gas presenti 6: Villa d'Almè - Valle Brembana - Almenno S. Salvatore - Ponteranica - Almè - Petosino

Gas Assenti 2: Ca' Verde - Brembilla

 

Osservazioni / spunti / contributi dei gasisti:

  • ogni singolo gasista può aderire a Retegas, anche se il proprio gas decide di non aderire

  • piena condivisione dei principi della prima parte della carta, anche sugli aspetti politici dello scopo e della funzione di un gas; rispetto alle due anime, io sono più per la visione di una rete più partecipativa più propositiva piuttosto che semplicemente forum di scambio di informazioni, strumento che si prenda le proprie responsabilità; sono d'accordo sulla rappresentanza e sulla delega alle persone su temi condivisi; una lista civica voleva incontrare il ns gas per conoscere le esigenze e i problemi delle famiglie... però questa richiesta di un semplice incontro ha scatenato via mail un confronto acceso su chi era a favore e chi contrario.. perché toccava un aspetto più politico; una proposta: inserire il tema della decrescita, della nostra impronta ecologica, abbiamo superato il limite che ha la terra per rigenerarsi (earth overshoot day); la parte organizzativa sembra che possa funzionare, schema semplice; una rappresentanza è necessaria, è un passo obbligato

  • all'assemblea vota una persona per il proprio gas, dovrebbe avere la rappresentanza del proprio gas per votare..

  • art.2 punto 4.b “promozione di cultura e di pratiche di partecipazione attiva alla politica” cosa si intende?

  • va declinata meglio, non vuol dire appoggiare un partito o una lista civica, le nostre scelte sono politiche... come consumatori critici …

  • I have a dream: andare in tante mense scolastiche ed eliminare le bottigliette di plastica e far utilizzare l'acqua del rubinetto, è un'azione fortemente politica

  • è uno dei punti più interessanti - ho sempre visto il gas come un ambito molto ristretto.. la rappresentanza non è fondamentale, però se c'è va bene - il gasista deve uscire ed essere sale - più che un attore nuovo nel panorama bergamasco, c'è più bisogno di gente che torni a fare politica... per me la retegas è hardware, poco intellettuale

  • la retegas E' intellettuale... fa anche parte di Cittadinanza Sostenibile … ci sono altre realtà che si stanno muovendo in questa direzione... che portano i temi del consumo critico all'attenzione dei cittadini, promozione di cultura

  • esempio: referendum sull'acqua pubblica, retegas aderisce o non aderisce, secondo quanto c'è scritto nella cornice? sì! (risposta di alcuni) a bergamo non è stato così... non è argomento di gas e di retegas, qualcuno ha obiettato

  • cosa vorrei, cosa cambierei, richieste, aspettative - vorremmo che l'assemblea generale desse una direzione, per l'anno a venire... promuovere progetti nuovi...

  • retegas può essere utile per cambiare le condizioni economiche di ciò che ci circonda... cercare di incidere sull'economia reale, esempio: progetto del parco dei colli, contatto con i produttori... più di altre condizioni .. vedi legge sui gas

  • è naturale che noi siamo più interessati alle cose più concrete, come retegas però come ci poniamo, quando arrivano queste proposte? legge sui gas.. o altre iniziative

  • non pensate che oltre alla parte hardware dal punto di vista intellettuale la retegas sia un po' sovrapponibile a cittadinanza sostenibile?

  • CS è una realtà culturale, è un tavolo a cui partecipano associazioni, realtà, cittadini...mentre CS mette insieme persone che la pensano allo stesso modo, retegas bg cerca di unire, tenere insieme una varietà di persone che ha opinioni anche diametralmente opposte

  • proposta: non si può tenere retegas come hardware e la parte culturale (software) demandarla a cittadinanza sostenibile? visto che è così complicata la rappresentanza... penso che sia più efficace concentrarsi sull'hardware - Altrimenti saremmo molto deboli... se già facciamo difficoltà a trovare convergenza su un referendum....

  • l'ordinaria amministrazione a volte ti chiede di prendere posizione

  • retegas è molto diversa, è una rete di famiglie capillare sul territorio.. faccio un esempio: se in val seriana tolgono le bottiglie di plastica dalle mense, questa è una cosa che può fare una forza radicata sul territorio, rappresentativa su quel territorio.. non può farlo cittadinanza sostenibile... se si riesce a trovare una cornice comune che lasci aperti degli spazi, perché non provarci come retegas?

  • ha un altro peso la posizione di una rete di 500 famiglie, rispetto al singolo gas che si occupa del proprio piccolo comune... questo è il valore della rappresentanza

  • in lombardia, i vari DES (mi sud, como) stanno promuovendo la certificazione partecipata, è nata questa idea: i gas che si servono da un produttore, certificano che questo produttore produce con il metodo bio, senza servirsi degli enti certificatori... è difficile mettere il confine questo è hardware e questo è software, noi non vogliamo essere o l'uno o l'altro...

 

In sostanza ci sembra che siano emerse queste due considerazioni:

  1. la rete è necessaria perché permette di mettere in contatto diverse realtà che condividono una serie di principi ed obiettivi che possono unificarsi in un unico progetto più grande, è ormai indispensabile nella quotidianità operativa perché permette una banca dati che facilita la gestione con i produttori/fornitori, è utile perché permette uno scambio di esperienze che facilitano la nascita, la crescita e lo sviluppo dei singoli GAS,

  2. rispetto alla caratteristiche organizzative che la rete deve avere e rispetto alle funzioni che il coordinamento deve esercitare, abbiamo avuto la sensazione che sia ancora necessario approfondire, valutare e verificare la situazione; se da una parte si potrebbe propendere per una rete tipicamente di servizio che privilegerebbe l’autonomia operativa del singolo GAS, dall’altra si riconosce che una maggiore centralità della rete costituirebbe una forza di aggregazione capace di accrescere le capacità e le competenze dei singoli GAS e di fare una certa pressione sia negli ambiti economici/produttivi che in quelli politici/sociali ottenendo riconoscimenti importanti.

La nostra opinione concorda pienamente sul punto A e anzi incoraggia perché la RETE possa andare a regime al più presto. Sul punto B crediamo sia opportuno approfondire ancora cercando di sviluppare maggiormente la questione e andando a cogliere in modo analitico e da più punti di vista i diversi aspetti onde evitare di trascurare elementi che potrebbero pregiudicare i risultati. Riteniamo che sia importante trovare il giusto equilibrio, ma contemporaneamente crediamo che un certo genere di coordinamento sia necessario.

 

Che cosa ci piace di ciò che la Rete ha già fatto e della proposta presentata stasera…..

  • la rete come organo che fa funzionare meglio tutti i singoli Gas

  • la rete che promuove nuovi Gas

  • la rete che fa circolare le competenze

  • la rete che, alla fine, “decide” qualcosa

  • la rete che promuove riunioni come quella di stasera ossia di piccole-medie dimensioni dove è più facile comunicare

  • la rete che permette di uscire dalla propria piccola realtà del singolo gas

  • la rete che permette di aprire punti di vista “oltre il consumo” e verso nuovi e diversi stili di vita

  • ottimo il lavoro del gruppo mappatura

  • la rete come “incubatrice” di pratiche collettive

  • buono lo Statuto e il fatto che ci si dia delle regole

  • la rete che permette di sviluppare pratiche “oltre al consumo consapevole”, che permette di trasmettere e far girare le esperienze personali sugli stili di vita alternativi

  • la rete che permette la partecipazione alla vita del territorio come “massa critica”

  • buona la possibilità che qualcuno vada e partecipi ai “Tavoli” esistenti

  • la Carta aiuta ad avere chiari gli obiettivi condivisi e come raggiungerli insieme…non solo sulla “Carta” ma anche attraverso la pratica

  • la Carta è una cornice organizzativa e normativa per darsi dei limiti

  • la Rete può avere obiettivi “vicini” a Km zero, deve valorizzare i produttori vicini, creare progetti con e per il territorio di Bergamo

  • la Rete può promuovere ancora nuovi Gas

  • la Rete può mappare i produttori locali dandosi però una strategia

  • la Rete può garantire le relazioni e il lavorare insieme per…

  • la Rete può riconoscere il bisogno di “passi diversi” e di diversi Gas

  • la Rete è sempre in cammino e per questo si mette in discussione

  • la Rete garantisce la “dimensione orizzontale” tra tutti i gas e per questo “si allarga a macchia d’olio”

  • la Rete ha permesso di vedere che le persone si “sbattono” e questo è bello….

  • La Rete può permetterci di dire la nostra sull’economia

  • La Rete permette di organizzare i Gas tra loro ma in modo “leggero”

  • La Rete permette la ricerca di nuove forme di Democrazia

  • È bello che la Rete partecipi alle teorie di economia solidale anche attraverso la collaborazione con l’Università

  • c’è del buon lavoro già fatto e adesso si sta guardando al futuro

  • la rete ha dato e da la possibilità di “uscire” dal proprio singolo gas per confrontarsi con altri “fuori”

  • la rete da la possibilità di fare progetti e non solo acquistare

  • la rete permette di trasformare il consumo critico come “scelta individuale” in scelta politica (di una identità collettiva), è la rete che si fa portatrice di “istanze politiche”

  • la rete è più ricca di idee rispetto al singolo gas

  • la rete può essere “anima culturale” dei gas

  • la rete sostiene e promuove nuovi gas

  • la rete indirizza ma senza stabilire gerarchie

  • la rete permette la progettazione partecipata

  • la rete può amplificare il potere di influenzamento di ogni singolo gas

  • è molto buono e importante il lavoro operativo perché la forza della rete deve essere anche “azione”

  • la rete permette di economizzare le risorse, mettere in comune le risorse e le competenze presenti in ogni singolo gas

  • la rete serve a stimolare ogni singolo gas

  • la rete è “per” e “di” tutti non solo di coloro che sono già pronti e vogliono andare oltre l’acquisto (la rete deve essere inclusiva e non esclusiva)

  • è buono e importante il riferimento alla Carta Nazionale

 

Che cosa NON ci piace, ci preoccupa di ciò che la Rete ha già fatto e della proposta presentata stasera…..

  • abbiamo paura che la “rappresentanza” diventi “delega”

  • abbiamo paura che il singolo Gas venga “forzato” e troppo sollecitato dalla Rete

  • abbiamo paura che movimenti e partiti strumentalizzino, usino strumentalmente la Rete

  • abbiamo paura di venire utilizzati/espropriati delle idee

  • ci preoccupa la paura dell’ignoto…del rischio futuro

  • la Carta dei principi è troppo bella….è inutile, non è necessaria

  • la Carta è una cornice troppo ampia…ci sta dentro tutto

  • la Carta è una cornice “distante” dalla realtà di ogni singolo Gas…sarebbe necessaria maggiore coerenza tra singoli comportamenti d ciascuno di noi e i principi in essa enunciati

  • la Carta si dovrà trasformare in Statuto in futuro

  • secondo noi va aggiunto che la Rete è “senza scopo di lucro”

  • la Rete non deve riconoscersi parte dei “movimenti” ma dei “valori” che in alcuni casi possono essere condivisi anche con alcuni movimenti

  • nella Carta manca un riferimento alla Decrescita e alla Sobrietà

  • nella Carta l’Art. 3 è criticabile

  • non va bene “lottano per la pace” ma piuttosto “promuovono la pace”

  • esprimiamo dubbi sull’adesione “libera” alla rete perché non stimola la partecipazione responsabile

  • nella Carta andrebbe citata anche la necessità di “promuovere la salute” delle persone

  • nella Carta manca anche la necessità di promuovere la produzione locale e anche un diverso modo di produrre localmente

  • ci preoccupa la scarsa partecipazione in generale

  • è necessario tener presente i diversi tempi di cammino personali e di ogni singolo Gas

  • oggi è come se la Rete e i Gas fossero ancora due cose separate e diverse

  • dobbiamo sapere andare oltre la parola-azione “acquisto”

  • lavorare sugli aspetti culturali richiede tempo

  • è necessario che la Rete offra opportunità di confronto tra gas e gasisti e non che “emani delle direttive”

  • la Rete deve essere in grado di “autolimitarsi”

  • la Rete deve avere pochi obiettivi…NO al principio del “fare a tutti i costi qualcosa…”

  • piuttosto che fare tanto ma male è meglio fare poco ma bene

  • attenzione al rapporto con i produttori…si creano loro troppe aspettative e sono necessarie spesso delle competenze economiche e di “gestione aziendale”

  • abbiamo paura che venga strumentalizzato il Logo della Rete come una sorta di “marchio DOC”, come se da solo garantisse eticità ecc.

  • è importante darsi delle regole ma senza stabilire gerarchie

  • la rete potrebbe dare delle indicazioni in merito ai “criteri minimi” di accesso ad un Gas…potrebbe indicare delle buone prassi del gasista

  • i principi enunciati nella Carta sono belli ma difficili da concretizzare

  • è difficile promuovere la coerenza tra principi e comportamenti individuali

  • la rete mi spaventa, è una cosa più grande di me, troppo impegnativa

  • la rete richiede troppo impegno e fatica, oggi io posso prendere dalla rete ma non dare

  • la riunione mensile è troppo impegnativa…va chiarito meglio se è una riunione operativa o una assemblea

  • ho paura che la rete diventi gerarchica

  • il momento decisionale è difficile

  • non è chiaro come i singoli gas definiscono il mandato al loro rappresentante…alcuni potrebbero assumere la rappresentanza in più di una persona per garantirsi l’intercambiabilità

  • i singoli gas devono avere la possibilità di “prepararsi” prima dell’assemblea

  • obbligo buona prassi vincolare la presenza dei rappresentanti ad almeno due assemblee all’anno

  • la funzione base della rete è permettere al singolo gas di sapere cosa c’è in giro, come stanno gli altri gas

  • perplessità sul “voto”: meglio la discussione e il confronto….serve un metodo per decidere, non basta il solo voto

  • è importante inserire tra le finalità della rete (nella Carta) anche la promozione dei nuovi gas

  • non sono d’accordo su “sviluppo sostenibile” dovrebbe essere sostituito con “economia sostenibile”

  • è importante distinguere meglio tra “principi” e “regole”: separare il documento che esplicita e commenta principi e valori dal documento che invece evidenzia le regole di funzionamento…così com’è la Carta sembra lo statuto di un’associazione

  • esplicitare il costo di adesione alla rete

  • la rete deve dare strumenti ai singoli gas affinché scelgano da soli i loro produttori e non i nomi dei produttori

  • la rete gas deve essere il luogo per fare "anche" massa-critica.
    La funzione del gruppo di lavoro "accompagnamento nuovi GAS" dovrebbe e potrebbe assumere una valenza ulteriore rispetto alla semplice gestione/organizzazione ordini/acquisti e conoscenza fornitori con azioni di sensibilizzazione rivolte al proprio interno